Era solo questione di tempo. Un rapporto della Banca di Grecia ci informa che il sistema sanitario ellenico è al collasso.
Dall’inizio della crisi la spesa sanitaria di Atene è diminuita del 60%. E le conseguenze sono sconvolgenti. Ecco alcuni dati che fanno riflettere:
– I suicidi sono aumentati
– La mortalità infantile è aumentata quasi del 50%
– Sono aumentati i casi di malattie mentali, specialmente la depressione
– Le malattie croniche sono aumentate di circa il 24%
– Il 79% della popolazione in Grecia non è coperta da assicurazione e quindi rimane senza cure per via della disoccupazione
– Sono aumentate di più del 15% le persone che hanno limitato le proprie attività a causa di problemi di salute nel 2014
– La percentuale di nascite sottopeso (sotto I 2,5 kg) è aumentata del 19% nel 2008-2010
Poi ci sono i tempi d’attesa infiniti. Keep Talking Greece racconta che l’appuntamento per un semplice controllo può essere fissato a distanza di un anno.
E la crisi non colpisce solo i pazienti, che in alcuni casi non possono comprare le medicine che gli vengono prescritte, ma anche il personale sanitario: i malati aumentano, ma medici e infermieri scarseggiano. Tutto questo mentre i nuovi laureati partono per Germania e Regno Unito per formarsi. Un Paese si svuota, un Paese si impoverisce, viene umiliato e disumanizzato.
Quel Paese oggi è la Grecia. Ma un domani potrebbe toccare ad altri Paesi dell’Unione europea, tra cui anche l’Italia. Sono le conseguenze estreme delle regole dell’euro e dei trattati europei. Chi sarà il prossimo?
di Marcello Foa