Carissimo Centro Missionario Medicinali,
speravo di potervi scrivere prima, ma c’è stato un guasto generale, quindi non si poteva mandare ne i fogli dei due pacchi che sono arrivati qualche mese fa, perfetti. Ringrazio a nome tuo tutti i collaboratori che si prodigano e lavorano per noi missionari, sparsi nel mondo intero. Ho notato come i pacchi sono preparati, spediti con amore per i nostri piccoli e grandi ammalati, colpiti da tante malattie, privi di sostanze alimentari, da medicine, senza igiene, senza casa, molte volte abbandonati a se stessi, sono anch’essi creature di Dio amate da lui perché rappresentano le sue dolorose membra. Tramite amici, conoscenti, ho costruito un ospedale per gli ammalati colpiti dall’ulcera del Buruli e questo è il quarto anno che siamo qui. L’ulcera del Buruli è una malattia grave, si manifesta con dei bubboni, con edema, con pustole, non fa male, ma quando si manifesta la piaga purulenta non si può stare vicino alla persona colpita dall’odore nauseabondo che la piaga emana, ci vuole molto materiale: bende, disinfettanti e antibiotici. Questa malattia mangia le sostanze della persona colpita e arriva fino all’osso e può portare alla morte. Abbiamo constatato che molti dei nostri pazienti sono guariti, grazie ai chirurghi che arrivano da Abidgan, per operarli. L’operazione consiste nel trapianto della pelle. Levano la pelle dalle cosce della persona colpita dal Buruli e la dispongono sulla piaga che deve essere ben irrorata e pulita questa si attacca, circa due mesi dopo la persona è ben cicatrizzata e può ritornare a casa ben guarita. Qualche mese fa abbiamo incominciato a dare la mensa ai bambini e adulti, la mattina la colazione, a mezzogiorno e alla sera il pasto completo . Sono tutti contenti, non sono come i nostri europei che si lamentano sempre e no sono mai contenti. Vi ringrazio tutti e ciascuno per il vostro aiuto per la vostra amicizia, per tutte le cose che fate ma soprattutto per la vostra bontà, per l’aiuto che ci date e per il bene che ci volete. Insieme ai miei piccoli e grandi ammalati del Buruli vi stringo forte forte e vi mando un bacione.