Firenze, 20 Giugno 2017
Ci sarà anche il Centro Missionario Medicinali (CMM) tra i 10 premiati che riceveranno il prossimo 23 giugno a Firenze il prestigioso “Fiorino d’oro”. La storica onorificenza, sarà consegnata dal sindaco della città di Firenze Dario Nardella, al presidente del CMM Massimo Ghiribelli, in segno di gratitudine per il contributo apportato dall’associazione (fondata 40 anni fa) alla città di Firenze, a favore di migliaia di persone bisognose in tutto il mondo, senza alcuna discriminazione. Un’associazione che nasce nel lontano 1977 ma che negli anni ha lavorato silenziosamente, lasciando una grandissima impronta sociale grazie all’opera costante dei volontari che sotto la guida di Ghiribelli e all’aiuto di tante associazioni, oggi può contare su un rodato sistema di raccolta e invio medicinali in tutto il mondo. Oltre 300 missioni negli ultimi 40 anni e solo nel 2016, si contano 18 tonnellate di medicinali (tra questi anche medicinali per le malattie tropicali acquistati dall’associazione), spediti in 2552 pacchi. Ma il più grande aiuto, è dato sicuramente dai tanti cittadini che contribuiscono a raccogliere negli appositi box presenti su tutto il territorio toscano, medicinali non scaduti, che poi vengono attentamente smistati, selezionati e spediti, per salvare vite umane. Non tutti sanno infatti che 2 miliardi di persone non possono accedere ai farmaci essenziali, 100 mila persone muoiono nel mondo a causa di prodotti farmaceutici falsificati e più di 100 milioni di persone cadono in povertà per pagare farmaci e cure mediche. La missione del CMM è chiara infatti: offrire gratuitamente medicinali e presidi medico-chirurgici e altri generi di necessità a coloro che hanno impellente bisogno di cure e che per motivi economici e di esclusione sociale non possono ottenerle. “La situazione sanitaria a dir poco drammatica – ha evidenziato Ghiribelli – di molti paesi del Sud del mondo e dell’Europa Orientale ci richiede questo e questa organizzazione cerca di rispondervi al meglio”. “Sono ben 40 anni che è iniziata questa splendida avventura – ha aggiunto – tante grandi cose sono state fatte, nella più totale gratuità, raggiungendo in tutti questi anni milioni di persone (almeno un migliaio di località diverse) e salvando vite, a partire dal primo scatolone di farmaci, portato personalmente in Curia Arcivescovile di Firenze, dalla farmacia dove lavoravo, fino al quantitativo inimmaginabile di farmaci, sanitari, attrezzature mediche, prodotti per medicazione, alimenti per bambini, raccolti ed inviate dal Centro Missionario Medicinali in questi anni affrontando non poche difficoltà burocratiche e doganali”. Una grande opera di carità, che nella motivazione del premio, viene proprio evidenziata come una “straordinaria lezione di sensibilità e civiltà dimostrata verso le condizioni di povertà e grave emergenza sanitaria dei paesi del sud del mondo”.