chi siamo

Fondata da Massimo Ghiribelli, grazie all’aiuto del prof. Mauro Barsi, allora responsabile dell’Ufficio Missionario della Diocesi di Firenze, l’associazione ha avuto la sua prima sede nel palazzo della Curia Arcivescovile (1977-84), poi a Villa Vittoria (1984-94) e dal 1994 in Via degli Agli a Firenze.

Nel 1999 ha ottenuto il riconoscimento di Associazione di Volontariato con decreto della Provincia di Firenze n.71 del 14/4/1999 ed è attualmente Onlus di diritto.

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Storia

Il Centro Missionario Medicinali si ispira all’azione missionaria della Chiesa Cattolica che è rivolta a tutti gli individui senza alcuna discriminazione. L’associazione opera rifacendosi al precetto morale della carità cristiana, fornendo aiuto amorevolmente a chiunque necessiti di cure. La solidarietà, il rispetto per la vita dell’essere umano e il diritto alla salute rappresentano così la base su cui il Centro Missionario Medicinali ha eretto, per oltre trent’anni, la propria attività di volontariato.

Forte di questi ideali, il Centro Missionario Medicinali invia gratuitamente farmaci, presidi medico-chirurgici a coloro che non hanno accesso alle cure mediche e che si trovano in condizioni di grave emergenza sanitaria.

L’inizio

L’idea di destinare i farmaci inutilizzati verso i più bisognosi nacque alla fine degli anni settanta dall’esperienza lavorativa nel settore sanitario di Massimo Ghiribelli. Profondamente colpito dal dramma delle malattie in Africa e consapevole in prima persona degli sprechi di materiale medico-farmaceutico, Massimo Ghiribelli si adoperò in modo che questo spreco potesse diventare uno strumento salvavita per i più poveri. Fu grazie all’amicizia con Mauro Barsi (attualmente presidente di “Progetto Agata Smeralda Onlus”), responsabile dell’Ufficio Missionario della Diocesi di Firenze, che questa idea poté realizzarsi. In pochi mesi iniziarono i primi contatti con le farmacie, gli ambulatori e alcuni medici che si dichiararono, fin da subito, disponibili a partecipare a questa iniziativa. Massimo Ghiribelli provvedeva personalmente al ritiro dei farmaci inutilizzati i quali erano spediti al Centro Missionario di  Asiago, dove già era in atto un’esperienza simile, e poi inviati presso alcune missioni della Diocesi. L’idea di un singolo individuo così iniziava ad essere sostenuta da sempre più persone. Nascevano così le prime collaborazioni con il gruppo missionario della Parrocchia di San Lorenzo a Firenze, allora diretta da Mons. Giancarlo Setti, e con la Caritas Diocesana, grazie alla quale furono inviati farmaci e altri generi ai terremotati dell’Iripinia nel 1980.

Anni ’80

Nel 1982 presso il Palazzo della Curia Archivescovile di Firenze (fino al 1984 sede dell’attività di raccolta farmaci e presidi medico-chirurgici) fu promossa la prima “mostra-vendita” di artigianato afro-asiatico grazie alla quale l’azione di ritiro e invio farmaci divenne finanziariamente indipendente e maggiormente conosciuta sul territorio. Quell’esperienza permise un deciso salto qualitativo. Infatti nel 1984, grazie all’aiuto di Don Giorgio Menichetti (allora Direttore dell’Ufficio Missionario Diocesano di Firenze), il Centro Missionario Medicinali ottenne la sua prima sede ufficiale presso Villa Vittoria. Nel 1985, pur continuando l’esperienza di Asiago, iniziarono a essere spediti i primi pacchi di medicinali direttamente dal Centro alle missioni (Kenya, Uganda, Zaire, Tanzania, Bolivia, Equador e India). Nel frattempo, la partecipazione dei volontari aumentava cosìccome la collaborazione con strutture missionarie e  associazioni di volontariato sul territorio.

Alcune delle iniziative promosse dal Centro in quegli anni videro l’invio di materiale umanitario in Polonia durante il regime del Generale Jaruzelski (1980-1982); l’aiuto alla popolazione sudafricana oggetto delle leggi di Apartheid (1985); la collaborazione con il comitato per il Nicaragua presso il Comune di Bagno a Ripoli, su iniziativa promossa dal Partito Comunista Italiano (1985); l’invio di materiale farmaceutico e altri generi di necessità nel Kurdistan iracheno durante la guerra tra Iran e Iraq (1988-1989); la  collaborazione con il Movimento per la Vita di Firenze per invio di container contenenti farmaci e apparechiature mediche per l’Ospedale di S.Antonio di Salvador Bahia in Brasile (1989).

Anni ’90

In seguito ad alcuni problemi di disponibilità della Diocesi di Firenze, nel 1994 il Centro Missionario Medicinali dovette spostare la sua sede in via degli Agli. Questi locali, ottenuti grazie alla collaborazione con Don Nello Lascialfari, divennero agibili soltanto in seguito a un’opera di ristrutturazione durata mesi con l’impegno costante dei volontari del Centro. Nel 1999 l’organizzazione ottenne il riconoscimento di Associazione di Volontariato con decreto della Provincia di Firenze n.71 del 14/9/1999, divenendo ONLUS di diritto.

In questi anni molti pacchi di materiale sanitario furono destinati in Polonia, in Bulgaria, attraverso la camera di Commercio Italo-Bulgara, e in Romania. Durante la guerra nella ex-Jugoslavia, furono messi disposizione molti farmaci per enti e organismi di volontariato che agivano per portare sollievo alle popolazioni in Croazia, Bosnia, Kosovo, Serbia ed Albania. Per quanto concerne l’Africa, invece, ci fu un’intensa collaborazione, che vide l’impegno di nostri medici volontari, con il comitato per il popolo del Saharawi.

Anni 2000

Negli anni 2000 il Centro Missionario Medicinali ha sostenuto Emergency e in alcune iniziative per l’ospedale di Kabul in Afghanistan. La collaborazione iniziata con il Movimento per la Vita, ha trovato nuova linfa grazie ai rapporti con il “Progetto Agata Smeralda”, consolidando così l’aiuto in alcune realtà come l’Albania e la Costa d’Avorio. Il Centro ha inviato farmaci in Palestina, al Caritas Baby Hospital di Betlemme, sfruttando i pellegrinaggi organizzati per la Terra Santa evitando così i canali trazionali e rendendo possibile il loro arrivo. Con l’associazione “Amici di Pietro Annigoni”  il Centro ha messo a disposizione in questi ultimi anni tantissimi pacchi di farmaci e materiale ospedaliero per il Burkina Faso. Iniziative molto interessanti, anche se isolate, sono state realizzate  in India, per la Casa di Madre Teresa, e per la Birmania (Myanmar).