Quasi il 13% dei minorenni nella Repubblica Dominicana sono costretti a lavorare, circa il 15% non vanno a scuola e il 28% sono sposati o convivono. Questi dati allarmanti sono stati resi noti dal Rapporto “In Debito con l’Infanzia”, presentato in questi giorni nel Paese dall’organizzazione Save the Children. Si tratta di uno studio su 172 Paesi classificati dal peggiore al migliore, stilato in base ai diversi ostacoli che impediscono ai bambini e alle bambine di godere della loro infanzia. Tra i vari fattori ci sono morte infantile, matrimonio precoce, lavoro minorile, maternità in età adolescente, malnutrizione, violenza e istruzione.
La Repubblica Dominicana si trova al 120° posto della classifica, ed è dunque uno dei Paesi peggiori per i piccoli. Il documento evidenzia anche che nel Paese caraibico si registra l’indice di natalità più alto tra gli adolescenti oltre ad essere tra i dieci Paesi con il maggiore indice di omicidi infantili della regione. Tutti questi elementi hanno un impatto molto profondo nella vita dei bambini che, oltre ad essere privati dei loro diritti, rimangono senza gli strumenti che permetterebbero loro di lottare contro la povertà in vista di un futuro migliore. (26/7/2017 Agenzia Fides)