Santa Cruz de la Sierra – Oltre mille minori del comune periferico boliviano di Santa Cruz de la Sierra sono bambini di strada, e molti altri rischiano di diventarlo, in una zona dove la violenza è un fatto quotidiano. Per far fronte a questo fenomeno, p. Cervantes Gabarrón, prete diocesano nella parrocchia di Cristo Misionero dell’Arcidiocesi di Santa Cruz de la Sierra, è coinvolto da oltre 10 anni nel progetto “Oikía”, un centro creato dall’Associazione Ayuda a los Niños de Bolivia, per assistere i bambini emarginati e abbandonati, che vivono per le strade del comune boliviano.
Oikía, che significa “casa”, è appunto una casa di accoglienza oltre che un istituto educativo ispirato alla dignità della persona, al rispetto, all’amore per la vita, alla libertà dell’essere umano, alla giustizia sociale e alla solidarietà con i più poveri.
“La missione di Oikía è fornire ai bambini e agli adolescenti di strada una proposta educativa alternativa con un orientamento umanistico e cattolico per suscitare in loro il desiderio di un cambiamento di vita che permetta di lasciare la strada e cercare di costruirsi una vita dignitosa”, si legge in una nota di p. Cervantes pervenuta a Fides.
Oikía dispone di tre centri (notturno, diurno e la scuola laboratorio di falegnameria). Nel primo i piccoli ospiti cenano, dormono e fanno colazione. Il centro diurno, invece, è un centro culturale oltre che uno spazio scolastico dove i minori imparano a leggere e scrivere e dove possono anche arrivare a completare gli studi di scuola primaria. Il laboratorio di falegnameria offre una formazione professionale e i minori imparano a costruire giochi educativi che vengono poi messi in vendita per autofinanziarsi. L’obiettivo generale di Oikía è offrire rifugio e riparo per un tempo limitato ai bambini e ai giovani di strada e incoraggiare la loro autostima personale e reinserirli gradualmente nel tessuto sociale. “Bisogna aiutarli a credere nell’amore di Dio, che desidera la loro felicità e la loro libertà dalle tante minacce della strada. Occorre assicurare un sostegno psicologico nei casi che lo richiedono, e poi organizzare il tempo, pianificando attività educative che favoriscano lo sviluppo di bambini, bambine e adolescenti. Intendiamo fare si che ogni bambino, proveniente dalla sua realtà, riconosca in Oikía un luogo accogliente, dove si vive un vero clima familiare basato su pilastri solidi di valori come l’amore, la comprensione, il rispetto, la fiducia e la gioia”, aggiunge il sacerdote.
Dalla metà degli anni novanta Santa Cruz de la Sierra è la città più popolosa della Bolivia. Su una popolazione di 2.542.916 abitanti, l’omonima arcidiocesi conta 2.004.679 cattolici, 89 parrocchie e 21.586 battezzati. Agenzia Fides