In Nigeria la disparità di reddito rappresenta uno dei problemi più seri e, spesso, meno discussi. Secondo uno studio recente della Oxfam e del gruppo Development Finance International, il Paese è l’ultimo nella lista dei 152 catalogati secondo il loro “impegno per ridurre la disuguaglianza”. La spesa sociale della Nigeria, per la sanità, l’istruzione e la tutela sociale, è, secondo lo studio, “vergognosamente bassa” e “riflette una tutela sociale molto scarsa per i cittadini”. Secondo le notizie pervenute a Fides, il numero di persone che vivono in condizioni di povertà in Nigeria è aumentato da 69 milioni nel 2004 a 112 milioni nel 2010, nonostante nel Paese si sia registrata una crescita del 7%. Nello stesso periodo, il numero dei milionari in Nigeria è aumentato del 44%.
Inoltre circa 86 milioni di persone vivono in condizioni di povertà estrema. Si dice che l’uomo più ricco del Paese, guadagni ogni giorno 8 mila volte in più rispetto a quello che un connazionale povero guadagnerebbe in un anno intero per le sue necessità basilari. Secondo le Nazioni Unite, oltre 4 milioni e 700 mila persone soffrono di insicurezza alimentare nella regione, mentre il 49% dei giovani sono sottoccupati in lavori precari e per mezza giornata o sono completamente disoccupati.
Lo scorso anno, la Nigeria si trovava al 118° posto nella classifica dei 144 Paesi che rientrano nel Rapporto Mondiale sul Divario di Genere. Le sfide economiche ed educative che affliggono i nigeriani poveri sono molto più gravi per le donne. Tra gli strati più poveri della società, il 75% delle donne non vanno a scuola e nelle aree urbane il 51% non ricevono alcuna educazione, il doppio rispetto agli uomini. (24/7/2017 Agenzia Fides)